The Story
” Pieni di sanguigna generosità e di un cuore di fattura monolitica tracciano, sulla loro cartina immaginaria, dei segni ancora acerbi e di non facile individuazione: ora si lanciano in cavalcate elettriche alla Kings Of Leon (“My Dear December” e “Weak Brother”); ora riposano nell’indolenza serale degli Yuppie Flu (“Crude”) o all’ombra dei vicini Satellite Inn (“Holes In My Maps” e “I See You”); fino ad echeggiare i Dinosaur JR in “Fools Do Pay” e “Goodbye Letters”…” (Indie for Bunnies)